Sellaio.
Anticamente il sellaio era in Sardegna una figura di primaria importanza. Il mestiere del sellaio, sebbene con numeri assai inferiori rispetto al passato, è ancora presente nella nostra isola, soprattutto in alcune zone (Oristano, Santu Lussurgiu…).
Sellaio.
(SEDDERI, SEDDAIU, SIDDAGGIU e sim.)
Attrezzi, Strumenti e Materiali
Molto interessante è un attrezzo di legno, la “scannella”, proveniente da Sanluri e datato ai primi anni del ‘900.
Sono poi presenti il tavolino da lavoro, scuri, segacci, raspe, scalpelli a battitura, lesine o scalpelli, morse a mano, trapani a mano (a manovella), un martello del tutto simile a quello da ciabattino e un oggetto per affilare i vari attrezzi che ne avevano necessità.
Sono inoltre visibili delle forbici, pettini per lavorare la lana, modelli di cartone, vari chiodini, diversi tra punteruoli e lesine (vari e varie per forma e dimensione), usate per bucare e cucire la pelle.
La macchina per cucire, SINGER, dell’800, proviene da Arbus.
Sono ancora presenti diverse tipologie di lana colorata, del crine di cavallo, vari tipi di pelli e dello spago.
Tra i manufatti, davvero deliziosa e preziosa è una sella da donna della metà dell’800 proveniente dall’oristanese, ed una gutturada da cavallo, colorata e con fini decorazioni, datata alla metà del ’900 e proveniente da Villasor. Varie sono poi le selle da cavallo e asino, pure molto belle, diversi i finimenti di cuoio decorato, anche preziosi, alcune collanas.

Morsi e filetti per cavalli
I morsi o imboccature (che dir si voglia) venivano inizialmente fatte di legno o corno; successivamente si iniziò poi ad usare il cuoio ed il ferro.
Oggi esistono migliaia di imboccature fatte con varietà di materiali, ma la suddivisione principale viene ancora fatta distinguendo tra “filetti” e “morsi”.
Insieme alla sella, alle staffe, alla testiera, alla cavezza, alle redini, alle imbragature, alle martingale e ai pettorali, il morso e il filetto sono accessori (finimenti, imboccature) usati per cavalcare i cavalli.
Il filetto, più semplice e leggero, nella sua azione si adatta maggiormente anche all’uso da parte di cavalieri inesperti e cavalli giovani, mentre il morso dovrebbe essere impiegato da mani esperti o almeno sotto la supervisione di un istruttore.
Ne esistono di diverse dimensioni, tipologie, forme e materiali: cuoio, rame, acciaio, oggi anche la gomma.
Le principali tipologie di morso sono: i morsi snodati “snaffle bit”), a leva (“curb bit”), e i cosiddetti “gag bit”. Molto bella e varia, gli elementi della collezione (oltre 50 pezzi) provengono da Santu Lussurgiu e sono databili tra l‘800 e i primi anni del ’900.